mercoledì 30 giugno 2010

Il ventinove giugno duemiladieci

Muoiono nello stesso giorno l'attore Pietro Taricone, caduto in paracadute, e l'operaio Nicola Moretti, colpito da un masso, ma i due lutti non sembrano avere la stessa gravità.

giovedì 10 giugno 2010

Diversamente abili



Era un sacco che non compravo qualcosa in uno di questi posti, pieni e strani.
Esco e lei è lì, la Vigilessa, che armeggia tra taccuino e penna, di fonte alla macchina parcheggiata in uno dei posti riservati ai disabili. Accenno una zoppìa che mi vien bene, quindi claudico con il contenitore bianco che ho in mano fino a vicino la Vigilessa, che mi guarda cuocendo l'aria che ha l'ardire di frapporsi tra i nostri occhi. Mi fermo a due passi da lei.
Non mi ha ancora staccato la lama degli occhi da dosso, la Vigilessa.

"Non faccia la scena, - dice - è inutile."
"Che scena?"
"Lei zoppica, ma la macchina occupa abusivamente un posto riservato a persone diversamente abili e non c'è nessun permesso di parcheggio, valido ed esposto."
"Ah, zoppico un pochino, sì, ma non è nulla."
"Bene."- mi ghiaccia la Vigilessa, e inizia a scrivere.
"...ma... ...mi sono fermato solo cinque minuti, e ci sono altri posti liberi, come questo... Non ho tolto il posto a nessuno."
"Non c'entra nulla. Lei è in contravvenzione."
"Potrebbe chiudere un occhio? Vede anche la macchina, è un'utilitaria da poveraccio, io sono disoccupato..."
"Non posso. Tutti hanno dei problemi; le regole esistono comunque, sono indispensabili per convivere civilmente. Qualcosa da dichiarare?"
"Sì, scriva che è colpa mia per favore."
"Come? - domanda sopresa mentre considera inconsciamente che il mio nervo patetico sta facendo gli straordinari - Cosa dovrei scrivere?"
"Che è colpa mia."
"Ma certo, che è colpa sua, non c'è bisogno che lo scriva."
"Lo faccia, per favore. Scriva che stavo già andando via e che lei non stava per multarmi, ma che sono stato brusco, aggressivo..."
"E perchè mai?"
"Per mia moglie. Vede, in questo contenitore bianco c'è la torta gelato per il compleanno di mio figlio grande, che oggi fa cinque anni. Doveva ritirarla mia moglie ma, sa, dopo il parto del secondo, che ora ha quasi un anno, è rimasta un po' smemorata. La depressione post-parto. Si è dimenticata della torta. Allora se ne è resa conto durante la festa e me l'ha detto, e io son corso qui a prenderla."
"Sua moglie sta male?"
"No, no, ma ora si sta tirando su, eh, sta reagendo. Però lei scriva come le ho detto, perchè già arriverò al compleanno di mio figlio con una torta completamente sciolta e con una multa; se mia moglie pensasse che è per colpa sua, potrebbe ricadere nella sua tristezza."
"Mh."
"..."
"Se ne vada."
"Come, se ne vada, niente multa?"
"Salga sulla macchina, se ne vada e basta, ufficialmente io oggi non sono stata qui."
"Grazie! Dato che ho risparmiato i soldi della multa (e che lei non è qui), non mi metterò subito in macchina, ma rientrerò e prenderò una torta ancora buona per mio figlio..."
"Vada dove le pare. Ma vada."

Non era neanche mia, la macchina.
E le ostriche nel contenitore bianco non hanno sofferto, come temevo.
Ma sono bravi tutti, a difendere i deboli, a difendere chi rispetta le regole. Io difendo anche gli stronzi, i prevaricatori, gli arroganti; sono molto abile, a farlo. Sono abilissimo.
Non si entra nella squadra di chi scrive davvero i vari lodi, le leggi sul legittimo impedimento e le leggi anti intercettazioni così, per caso.
Io sono abilissimo.

domenica 6 giugno 2010

Un posto tranquillo

"...e c'era questo. Quand'ha iniziato, avevo la tua età. Tette e culi da tutte le parti, come non ne avevamo mai visti, e frasi divertenti, comici nuovi. Il tuo bisnonno diceva Vi fotte la testa, vi sta fregando e io rispondevo E' la comicità nuova, come sei antico, e pensavo Che vecchio, mio padre perchè ero giovane e stronzo.
E poi lo han quasi beccato, gli stava crollando tutto attorno, avevano messo alle corde i suoi protettori politici, e allora questo è entrato in politica e ha usato la sua azienda, le sue televisioni, i suoi soldi. I migliori spin doctor e le tecniche di rincoglionimento di massa.
S'è messo con quelli che volevano dividere l'Italia, con la chiesa e coi fascisti, e ha vinto per decenni. Cioè, in realtà, mica c'era gara. Le regole eran falsate e dall'altra parte, solo dinosauri livorosi e fuori dalla realtà. Parlavano, parlavano, non combinavano un cazzo. Erano uniti solo dall'essere contro di lui, temevano la chiesa e erano lontani dalla gente.
Allora questo, pian piano, ne faceva di ogni; si cambiava le leggi, si contraddiceva, andava con le troie, attaccava con ogni mezzo chi lo metteva in dubbio, faceva la comunione pur divorziato e adultero, ci faceva fare figure di merda in tutto il mondo, manipolava persone e funzioni, viveva sempre sul confine del lecito, ma una volta era colpa di suo fratello, una volta non si riusciva a processarlo, una volta non lo sapeva, una volta era colpa di giudici malfidati...
Questo ha mandato a puttane la ricerca, la scuola pubblica, la decenza, il senso almeno formale del rispetto di se stessi della classe politica, il cervello della gente che considerava normale guardare la televisione tutti i giorni -e la televisione era tutta sua o quasi-, la possibilità di fare intercettazioni a scopo di indagine, di considerare tutti i cittadini uguali, la libertà di essere informati.
Ma cazzo, no, cazzo io ne parlo, ho detto non ti dimenticare, parlane, che non si ripetano le stesse cose, ecco almeno cosa puoi fare, ho detto a me stesso..."


"Si è addormentato. I farmaci hanno fatto effetto. Mamma, io non voglio più venirlo a trovare, il nonno, alla clinica dei pazzi."
"Non è la clinica dei pazzi; è un posto tranquillo per chi pensa di aver vissuto delle cose che non son vere. Lo aiutano, per quanto possono."
"Sarà."
"Con quelli come il nonno, va bene così: l'ha detto la tv."

mercoledì 2 giugno 2010