domenica 29 agosto 2010

Storiellette

Marco guardò Anna, che guardava in giro.
Le cinse i fianchi. Occhi negli occhi, inclinò un poco la testa a destra, sospirò e iniziò il suo gioco di seduzione.

"Amore mio, cosa si prova a essere così amati, così desiderati?"
"E' carino. Dovresti provare, qualche volta."

***

Dopo tutti quegli scazzi, era arrivato per Michele e Gianni il momento di chiarirsi.

"Bisogna che ne parliamo da uomo a uomo.
Cioè, bisogna risolverla tra uomini.
Insomma, tu puoi ascoltare."

***

Si era sposato in comune e, da allora, si sentiva rivolgere dal prete del paese sempre la stessa domanda. Finché Giacomo rispose.

"Allora, quand'è che ci sposiamo anche in chiesa, con una bella cerimonia?"
"Padre, lei è gentile e premuroso. Ma non è il mio tipo."

domenica 8 agosto 2010

De Rerum Aracnobesitatis

"Lei è un maleducato; mi manca totalmente di netiquette."
"Lei è un grasso ragno parlante che cammina sul corrimano della mia terrazza. Sarei più cauto, nella sua posizione."
"Lei è un maleducato e minaccia, pure."
"Ma che minaccio: constato! Lei è obiettivamente un ragno grasso, che credevo non ne esistessero. Sembra dover cadere da un momento all'altro, inoltre, proprio a causa della sua aracnobesità."
"Lei, la vedo, sa, ho otto occhi! Lei sta lì e digita sulla tastiera e mette faccine a sproposito e parla sempre in maiuscolo e trolleggia su mille materie, dalla Filologia dell'Ermeneutica Gadameriana alla Storia delle Colazioni al Sacco."
"Lei non si preoccupi, che tanto con le zampine non è che mi può accedere al web, nonostante sian otto come gli occhi impicciosetti. Piuttosto, le muova, forse mi torna in forma."
"Lei mi denota invidia, ché io ci ho otto zampette otto e quindi relativi otto occhi otto con cui la vedo benissimo, sa. Lei, che mi ha solo due occhi cisposetti e due gambine."
"Lei mi svaluta: l'importante è la coerenza nel numero occhi / zampe. Guardi la mucca, due occhi e quattro zampre, o il cavallo, o l'elefante, che sembran sempre un po' rintronati. Comunque, lei mi rimane un ragno culone."
"Lei mi svaluta! Io son un ragno ben pasciuto. E invece lei salta vocali, vomita "k" e s'atteggia digitalmente a tormentato misterioso per far colpo, mentre si mette le dita nel naso e si chiede con inquietudine se le macchie su quella canottiera che mi porta da una settimanella buona siano in numero pari o dispari."
"Lei è un insetto! Io son umano: dominiamo il mondo!"
"Lei è fauna! Io e i colleghi siam l'80% della fauna! Dominate il mondo finchè noi lasciamo che voi dominiate il mondo."
"Lei è arrogante. Me ne torno al web."
"Lei c'è già dentro. E io, come anche lei ha notato, sono un ragno buongustaio."