domenica 30 agosto 2009

Le domande van di moda

E' un periodo che le domande van di moda.
Oltre ai mi chiedo sai perché secondo te e tu come la vedi, qualcuno é arrivato a far causa, per delle domande. Pensa te.

Oltre ai GrandintErrogativI, ogni tanto mi tracimano DomandiNepiccinE. Tipo:

  • A chi sorride al telefono inclinando la testa di lato la Turista vestita di rosso con la maglia della Svizzera, che tutta assieme sembra una cassettina del pronto soccorso con le gambe?
  • Perché si chiaman gabbiani, che mi sembrano così liberi?
  • Quello che vive vendendo la frutta e tutte le mattine fischietta e fuma, che vedo mentre vado al lavoro, é veramente felice nella sua posizione a teiera con l'interno del gomito poggiato al furgone?
  • Come mai un sacco di gente confonde l'avere carattere con l'avere un brutto carattere?
  • La capo-chierichetta che avevo da piccolo era solo strana e la assecondavano o era un primo segno di apertura delle gerarchie ecclesiastiche attuato sperimentalmente e appositamente in periferia?

  • Di che sOgno sei?


Risposte pochine, ma me le son guadagnate.
Domande, son pieno.

mercoledì 26 agosto 2009

Thé ai Fiori di Pesca



S'é usciti a cena con amici e s'é cenato.
C'era anche il cantante-chitarrista di un gruppo in cui suonavo a 16-17 anni,
non ci uscivo da un anno circa.
Poi, sono uscito a fumare.

Allora esce uno PulzellaDotatO e mi punta un indice addosso. Un indice puntato gentile: non son rari ma si fan sempre notare.

"Peach Flower." - mi dice.
"...prego?" - rispondo, stupito che non volesse da accendere o - che so - sapere l'ora.
"...tu cantavi Peach Flower Tea, era un gran pezzo... La-lla-la-là-pichflauer-la-lla-lla-là-pichflauer-tì... Proprio una bella canzone, c'ho ballato un sacco, venivo a sentirvi."
"daicosadicidai...daisonpassativentannidai...daiél'unicopezzochehofattoioinquelgruppo... Scusa un attimo." - interrompo il delirio per andare amabilmente dal cantante a fare il minimo sindacale di gesti dell'ombrello. Torno da PulzellaDotatO e dichiaro lucidamente
"...daichestoriadai..daifacevosololesecondevoci...
...oltreasuonareilbassobehsì. Facciamo così: adesso ci facciamo una foto assieme e poi TU mi fai l'autografo."

PulzellaDotatO é contento di 'sta cosa, la RelativaPulzellA mi guarda - mi guarda dall'inizio del tutto, del resto - e dichiara:
"Che scemo che sei."

A me é piaciuto molto lo stesso.

sabato 22 agosto 2009

Botanica

N., maschio Alfa di anni 3, spalma sapientemente una gomma da masticare ai frutti di bosco sulla porosa mattonella del terrazzo grande.

La rimuovo smadonnando il giusto per poi comunicare ad N., assente agli smadonnamenti, che lui con le gomme ha chiuso per un pò. Naturalmente nega l'evidenza, si spinge quasi a dubitare dell'esistenza stessa del terrazzo. Filosofico.

Poi, facendo il vago, si interessa dello spinoso caso della Cicca sul Grande Terrazzo Da Ingoti Spalmata.

"...dov'era la cicca, babbo?"
"Più o meno, lì. Dove c'è la macchia."
"...qui?"
"Più o meno."
"...qui?"
"Sì, più o meno."
"...qui?"
"Sì, esattamente lì. Era proprio lì, sì. Adesso però piantala."
"Cosa, babbo?"
"Cosa che?"
"...cosa pianto?"
"Eh?"
"Cosa pianto, babbo?"
"No, cioè, è come dire di smetterla. Ecco, smettila, adesso."
"Ah. Va bene. Dov'era la cicca, babbo?"

venerdì 21 agosto 2009

Maschere non junghiane

Mare.

N., maschio Alfa di anni 3, non fa il bagno con maschera e boccaglio.
Eh, non li ha.

N., maschio Alfa di anni 3, mi gira però per la spiaggia dicendo ai grandicelli
"Io c'ho la maschera di Pulcinella, c'ho."

Amo quel piccolo terrorista.

domenica 16 agosto 2009

In morte di Leopoldo Fungazzi

Leopoldo Fungazzi, mancino corretto, è morto all'età di anni 102, di pudore.

Ha fatto in tutto 141.127 passi, incominciando timidamente all'età di anni 1.
La volta che si è vergognato di più è stata quando a 7 anni è stato sorpreso a rubare una grossa fragola dalle cassette esposte fuori dalla bottega, seguita di misura da quando a 31 anni ha dovuto chiedere soldi in prestito ad un conoscente e molto meno di misura dalla volta in cui, a 53 anni, dimenticò la cintura e i calzoni gli caddero ed era nella piazza delle chiesa poco prima della messa delle 11.

Ha detto "ti amo" ad una donna 743 volte, cominciando a 17 anni, ed è stato fortunato perchè 465 di queste ci credeva e si sentiva felice o disperato, ma pur sempre caldo dentro.
La massima velocità che ha toccato è stata di 147 Km/h, stava tornando a casa.
La sua felicità più grande fu a 28 anni, quando gli dissero che quello che aveva il figlio non era meningite, e il suo dolore più grande fu a 39, quando vide uno sguardo. Poi, finì bene.

Ha bevuto 663 litri di vino rosso in tagli che vanno dal bicchierino al mezzo fiasco e 24 di bianco cumulato a spumantini di capodanno, che se non era rosso proprio non gli andava giù.
L'oggetto che ha amato di più è stato un paio di bretelle rosse che gli aveva dato suo padre quando a 22 anni era andato via di casa, e che a sua volta le aveva ricevute dal proprio.
Ma poi sono morte di anonimato, per opera di qualcun altro e durante un trasloco.

Ha avuto 4 amici tra gli amici, 18 amici e 76 amiconi.
L'occupazione mai confessata che ha praticato di più è stata il guardare la moglie che dormiva, cosa che ha fatto in tutto per 1.986 minuti o più di 33 ore che dir si voglia.
La sua ultima salsiccia, la numero 1.683, l'aveva mangiata a 76 anni, prima che iniziassero i problemi.

Quando è morto era felice, Leopoldo Fungazzi.

martedì 11 agosto 2009

Se non la sento, non la sento!

Io sono romagnolo.
Mi piacciono sia il mare che la piadina.

Mi piace quando io e chi amo io, sappiamo di salsedine.
Mi piace venire da un posto che ha un porto e
siamo tutti il risultato di gente mischiata, e si vede.

Mi piace partire verso il mondo con la spalla del mare dietro, e
pensare che quando tornerò ci sarà il mare che anche di notte
continuerà a schiumare e a colonizzarmi l'inconscio con il suo rumore.

In questo perfetto quadretto marinaretto, un lieve dubbio identitario.
Posso non sentire la nostalgia di un passato dove la mamma mia ho lasciato?

Sì, dai.

lunedì 10 agosto 2009

Somiglianze

"Quello che volevo dalla politica, e non solo da quella, era già racchiuso in una frase: bisogna assomigliare alle parole che si dicono. Forse non parola per parola, ma insomma ci siamo capiti."
(Saltatempo - Benni)

venerdì 7 agosto 2009

Sardo nel buio (parte 2 di 2)



C'era anche la fumara scura!
...purtroppo però erano incendi.

A poi
poi

P.S.
Per il Direttore Artistico: sì, lo so, manca ancora quella parentesi, subito prima della tartaruga mutante. Pace.

mercoledì 5 agosto 2009

Le altrui Zucche

Zucca era una che scriveva e che sapeva di un favoritismo, da due spicci e che non era andato a buon fine, e allora aveva pensato di scriverne senza nomi e circostanze, e si sentiva libera, cazzuta e civile, ChiSeNeFrega se avrebbe avuto conseguenze.

Poi aveva pensato che la cosa avrebbe potuto avere conseguenze anche su altri, che non c'entravano niente e non avevano preso parte alla decisione di scrivere di 'sta cosa, e dunque non l'aveva scritta.

Zucca allora pensava che stavano vincendo, perchè non avevano avuto bisogno di combattere, la paura era nata da dentro, ce l'avevano messa in qualche modo.

Allora, il lavoro grande era su sé stessa, le altrui zucche erano ancora troppo fuori portata e forse sempre lo sarebbero state.

Zucca si sentiva meno libera, cazzuta e civile. Nonostante tutto, però, era serena.

Era l'inizio di una nuova bella Storia.

lunedì 3 agosto 2009

Sardo nel buio (parte 1 di 2)



...e il buio, m'insegna anche il D.A., è cosa bella e foriera.

E' stato un bel viaggio in ambo i sensi,
ci siam fatti riconoscere non poco
e ne siam fieri.