lunedì 29 giugno 2009

Gradisca...

Il Nido si affaccia sulla spiaggia, pigro. Ogni estate riprende vita e viene nuovamente riconosciuto urbi et orbi come il posto in cui si mangiano i migliori sardoncini grigliati con piada, radicchio e cipolla.

Donna Deer Gaz (la quale ha peraltro una SignoraVitaPropria ma che definirò così per tutela della pràivasì) ed il sottoscritto, s'è cenato lì.
Il dialogo svettava coinvolgendo vita futura assieme, prospettive e sogni, politica e società, internet e controinformazione, progressi della comunicazione, sesso ed un racconto breve - bello - che oggi Donna aveva immaginato ma non ancora scritto.
Il tutto condito da un desiderio vivo, pur a 13 anni 13 dalla prima unione (...almeno mi pare, ma potrebbe essere anche solo tutta farina del mio Pacco).

Terminata la cena, strappo cavallerescamente un foglio dal mio taccuino e lo porgo all'Autrice, per poi dichiarare misterioso
"Sono quello che ti aspetta fumando una sigaretta con i piedi nella sabbia, quando hai finito di scrivere."
e allontanarmi, brizzolato e riccio, a guardare il blu che declina in rosa, sopra l'orizzonte.

Passano pochi minuti di goduria terrena, uno strillo ridarello e modello "SonoInciampataMaNonMiSonFattaMale" mi desta, e mi trovo di fronte a:
  • primo piano: Donna Deer Gaz che si lega i calzoncini blù, per poi voltarsi a guardare la veranda del Nido ed i suoi abitanti;
  • secondo piano: 3 avventori 3 del Nido (di cui uno calvo e sui 70), anche loro in veranda lato spiaggia, con l'atteggiamento delle marmottine che fan la guardia al branco, muti ed immoti;
  • secondo piano (2): donne ed altri verandati. Certi ignorano, certi dissimulano.
Donna Deer Gaz ride tanto e tanto forte, dichiarando
"...camminando mi son caduti i calzoncini."
Mutande color carne, a 20 metri.

Le marmottine, a mezza bocca, avvisano i commensali. Si alzano altre teste marmottesche, qualcuna millantando insipienza sul fatto, altre veramente ignare.
Ella ride forte, io - che potrei, per quanto ne sanno le marmottine, essere un geloso sociopatico - guardo, le marmottine non san come porsi.

Il 70enne calvo annuisce, Ella fa un inchino.
Il 70enne calvo esce dall'empasse e prende posizione, urlando "Brava!"
Parte un applauso sommesso, che cresce al nuovo inchino di Donna Deer Gaz in parallelo con il mio indicarla con i gesti come la StarIncontrastata, qualcuno grida "Bis!" e "Ancora!"

Dopo aver salutato con la manina, ci si allontana ridendo.

Gradisca!

venerdì 26 giugno 2009

Rock In Peace




John Alec Entwistle nacque in ottobre come me e morì il 27 giugno di sette anni fa.

E' stato il più grande bassista della storia del rock.

Era il bassista degli Who e sul palco, mentre Daltrey roteava microfoni, Moon distruggeva batterie e Townshend mulinava braccia e plettri, stava immobile.
"...qualcuno dovrà pur suonare..."- diceva.

A volte sbagliava ed era impreciso, il suo bassista preferito era se stesso e usava un sacco le scale pentatoniche.

Era anche stato contattato da un chitarrista e un cantante che volevano formare un gruppo nuovo. I Led Zeppelin.

Alla veglia funebre, lo definirono "Un uomo di poche parole e di molte note". Era ironico e geniale.
Per capire il tipo, collezionava macchine ma non sapeva guidare, non aveva la patente.
Gli chiesero cosa ci facesse...
"Ci bevo."

Quando gli Who "suonarono" in TV per la prima volta My Generation, qualcuno disse al regista che dopo il secondo ritornello c'era l'assolo. Dopo il secondo ritornello, la telecamera puntò decisa e professionale su Townshend. Entwistle, rincorso dall'inquadratura, fece finta di eseguire (che gli Dei della Musica stramaledicano il playback) il primo assolo di basso della storia del rock.

E' l'assolo di basso rock totale. Sporco, deciso, veloce e cattivo.
Un capolavoro. Nel '65.

...e quello che precedette, e seguì, suonato da Entwistle, fu OroPurO per chiunque abbia anche solo immaginato di imbracciare un basso.

Un pensiero e un ringraziamento da chi ama 'ste cose, almeno, sono dovuti.
Poi io, addirittura, gli voglio bene.

giovedì 25 giugno 2009

Casa Dolce Casa

Ah, la rrriviera.

Uno se ne sta beato in seno alla famiglia a cenare e
poi si spipacchia tranquillo una sigaretta sul terrazzo.

...e arriva la vocina della Dea Turista che dibatte sul fatto che "Terùn"
non è un'offesa, che dipende come si dice, e che se quellìlà si
offendono se ne possono tornare a casa loro.

Allora, Dea Turista, lei è Deficiente, nel senso che mi defice di
empatia e rispetto verso quellìlà. Lo dico in senso buono.
S'è offesa? Midispiacemidispiacemidispiace.

Quindi, ora, torna a casa sua, giusto?

mercoledì 24 giugno 2009

Tango, tangis, tetigi, tactum, tangĕre - Toccare



...perchèperchèperchèperchè mi son dimenticato a casa
gli amati e valorosi Pantoni proprio oggi che m'è
scappato così forte di disegnare?

Doveva essere con sfumature e riflessi
grigi grigini e grigietti, per onorar
Madama Matita.

Vabbéh, investiteci voi
fantasia q.b.

A poi
poi

lunedì 22 giugno 2009

Stavo anche per

Aggiornare, venerdì, ma poi ho deciso di cambiare soggetto.
Pubblicare, sabato, ma Blogger non mi rivolgeva la parola.
Postare, ieri, ma ho avuto problemi con
il mio Direttore Artistico.

Tipo, che non sapevo di avere un Direttore Artistico.

venerdì 19 giugno 2009

Riassunto delle puntate precedenti

Mi stupisco da me.

Sento freddo.

Ho le spalle larghe e le palle piene.
Allargo il ventaglio cognitivo.

Conosco molti maschietti ma molti meno uomini.

Non guardo più, vedo.
In mare, ma non in alto mare.

Sottraggo, non aggiungo.

sabato 13 giugno 2009

Da Time Machine



Questo è uno schizzo volante della mia macchina del tempo immaginaria
(ne ho una vera, ma lo tengo per me).

Essa mi consente di sapere come andrà a finire e di fare cose retroattivamente.

Abitualmente, sfanculo nel passato amici e persone che mi avrebbero tradito e coltivo rapporti con persone che ho perso, miglioro ciò che vale anche oggi, correggo miei errori e conosco artisti defunti.
Trovano che dia loro pareri piuttosto fondati.

Ieri ho visto gli Who a Woodstock, alle quattro del mattino perchè avevano trovato da dire con gli organizzatori ma non c'è stato mezzo di farli ragionare, ho preso un caffè di fianco a Picasso e Modigliani a Parigi, probabilmente si saranno chiesti perchè li fissavo, oggi suggerirò con metafora a quel particolare bambino il metodo per ricavare energia pulita eterna e un domani molto domani qualcuno di voi potrà essere avvicinato da quel giovane che gli ricordava qualcuno ed essere ringraziato o accolto con un gioviale ma non troppo "Porca miseria, ma non sei ancora morto?!"

La mia macchina del tempo immaginaria, per inciso, va a miscela.

venerdì 12 giugno 2009

Non fosse uguale a me...

Ieri.
Mare.
Sempre N., maschio Alfa di anni 3.

Fa i tuffetti, gli si avvicina C., bimba bellina che avrà 4 anni.
C. si mette a fare i tuffetti con N., la mamma di C. guarda intenerita
mentre io me sto seduto sulla battigia a soppesare i pro e contro della vita.

C. si ferma, si azzittisce, si alza in piedi.

Di fianco alla sua mamma, con cui parla, indica e guarda N. per poi dire:
"N. è un maschiaccio."
"Si dice 'maschietto', amore."
"No, è un maschiaccio."

Non fosse uguale sputato a me, gli farei il DNA per sapere se sono veramente il padre.

mercoledì 10 giugno 2009

A.

Ricorderò sempre
gli occhi che avevi
quand'hai guardato
per la prima volta
la tua nuova
bicicletta
rossa.

lunedì 8 giugno 2009

La migliore non cena della mia vita

Ho fatto un breve viaggio,
a trovare un amico e conoscere altro.

Mi racconta che una persona molto valida e cara al mio amico mi stimava molto, anche se avevamo parlato per poco tempo.

Mi aveva fatto preparare una cena speciale.
Non siamo tornati per cena, non sapevamo di questa cosa.

A distanza di anni, la migliore non cena della mia vita.

giovedì 4 giugno 2009

Si può anche

Smetter di giocare,
con i cristalli che sembrano rocce e
con le rocce che sembrano cristalli.