mercoledì 21 marzo 2012

Grézia ad tòt (Grazie di tutto)

"... e' mér... d'aquasò l'è sultènt una róiga lónga e bló."

"...il mare... da quassù è soltanto una riga lunga e blu." 
 (Tonino Guerra)


Quand cl'ho savù, cl'è mort,
am steva magnènd e spezatoin
c'u m'ha fat la mi ma.
Da par me, parché e mircli a mezdé
la mi moi e i burdél li gn'é.
"Vigliaca, sl'è saléd" a ho pansé.
Pò, am so incort ch'a pianziva te piat.

Quando l'ho saputo, che è morto,
mi stavo mangiando lo spezzatino
che mi ha fatto mia mamma.
Da solo, perché il mercoledì a pranzo
mia moglie e i bambini non ci sono.
"Osta, quant'è salato" ho pensato.
Poi, mi sono accorto che piangevo nel piatto.

domenica 4 marzo 2012

Ti voglio spudorata

Io lavoro e al piano sopra c'è questa signora che ha quasi cent'anni.
Le si blocca la caldaia, viene giù e telefoniamo assieme a chi si deve.
Deve cambiare una lampadina, vado su, piglio la scala e la cambio.
Mi dice Cosa ti devo? e io Ma si figuri e dice Ci hai messo del tempo
Hai chiuso il negozio e io Non si preoccupi, poi mi manda
gli auguri di Natale con una scrittura che capisco a Febbraio e
dopo aver chiesto anche al barbiere, secondo lui, da chi provengono.
Ogni tanto viene giù ma da lontano non mi saluta,
poi mi riconosce e allora sì.
Ieri con dei clienti che la conoscono scherzavo sulla sua longevità.
"Uno, a quell'età, di cosa muore? Muore di pudore, muore."
questa me la gioco sempre, sdrammatizza e funziona, e
qui in paese ultimamente è morta gente giovane.
Ieri sera quand'ho chiuso c'eran delle luci blu che lampeggiavano,
oggi anche casa sua è chiusa.
Se potesse essere spudorata un altro po', sarei contento, volevo dire.