lunedì 28 dicembre 2009

E dire che ero preparatissimo

In questi giorni ho fatto un mucchio di pensierini molto molto belli sul Natale e su aspetti ad esso riconducibili. Roba non convenzionale, punti di vista mica da niente, che avrebbero fatto pensare "Ah, però, pensa te.", "Oh, mica c'avevo pensato." e anche "...ma tu vedi, 'sto Van deer Gaz, mica è solo estremamente bello e sensuale, c'ha anche 'ste uscitone che chi l'avrebbe detto che mi miglioravano così la vita.", insomma ero preparatissimo sul Natale e anonimi giornucoli seguenti ap tù tzertìùan, poi però è successo l'imponderabile.

A causa di un piccolo fraintendimento con Donna Meraviglia, di quelli che succedono nelle migliori famiglie e quindi figurarsi nella mia, non avevo cibo (fraintendimento un paio di maroni, femmina, m'ero spiegato benissimo e te avevi troppo sangue a irrorarti le tette e contemporaneamente a produrre poesia, al momento), allora mi son diretto a comprarne.

Dal Pirata, pizzaiolo che così s'appella per i baffoni dice lui ma per i prezzi dico io, c'era la TV accesa. La TV, che non la guardo da marzo e che - mi son detto - "adesso ne respiro un po' tipo quando hai smesso di fumare ma uno ti fuma vicino".

La fine del tg m'ha mitragliato, van velocissimi, e c'era 'st'intervista a due fratellini che nientedeché ma dev'esserci dietro una qualche disgrazia, perchè per esempio i miei figli non li intervistano mai, nell'intimo delle mura domestiche, e secondo me è per un problema strutturale di mancanza di sfighe varie. Magari un domani mi piglio un po' di coltellate e allora ci si può sperare. Per ora, nulla.
Meteo ("ah ah ah!, mo' mi rifaccio"), anche qui un cazzo, van velocissimi e tempo di imbastire il profondo soliloquio "ah ah ah!, mo' mi rifaccio", avevan finito e domani non so come vestirmi.
Pubblicità ("dai dai dai! Stavolta ce la puoi fare, lo sai, son ciocche da 30 secondi, non-ti-distrarre-diobuono-ce-la-fai"").
Trenta secondi catarro. "Hai il catarro?". "Ti fa andare via il catarro". Si può dire "catarro", anche se è ora di essere a tavola. Bellissimo, si può usare, e io di catarro ne so, invitatemi a cena e disquisiremo di catarro in lungo e in largo. Filacciosamente.
Finito il catarro, arriva una giovane che dice alle sue amiche che ha un prurito intimo e che quindi è stata in farmacia. Poi sta meglio.
Allora, se c'hai i pruriti alla patonza, ho dei nerboruti amici da presentarti, ma anche tu dillo magari a dei maschietti. E poi, che cazzo vendono nella farmacia che frequenti?! Al limite passa all'ortofrutta.
Poi un posto dove ti vendono degli elettrodomestici ma da loro cadi sempre in piedi. Ma per avere un microonde devo fare una cazzo di corsa ad ostacoli?! Cioè, tutti si fanno in quattro per agevolarmi l'acquisto e farmi sentire bene nel mentre e voi mi dite che comunque casco quindi tanto vale cercare di portarsi a casa - tipo - l'agognato frullatore cercando di farsi il meno male possib...
E' pronto da mangiare, "ciao" e "buone feste".

Freddo nebbia profumo di mare la carta del sacchetto tra le dita l'asfalto bagnato un piede dopo l'altro un piede dopo l'altro i miei pensierini tutti sparsi e questa con le fregole che ci fa i salti sopra ma cade scivolando sul catarro.
Dei fratellini nessuna traccia speriamo per loro almeno domani non piova.
Ma chi lo sa.

venerdì 18 dicembre 2009

Uìsh List



Caro Babbo Natale,
quest'anno, vorrei che fosse tolta al tizio che s'è preso una duomata in faccia (mi dispiace, per carità, mi dispiace) e a tutti i suoi sostenitori / soldatini / simpatizzanti / impiegati /attivisti, la convinzione di avere il copyright su parole quali "Italia", "amore", "fare", "forza" e "libertà".

Grazie mille, eh.

mercoledì 2 dicembre 2009

Come, "è morto"?!

La sveglia del cellulare suona alle 7,15 e viene zittita in una frazione di secondo.
Mezz'ora dopo un moderato panico accompagna i CazzoSonoQuasiLe8, l'igiene sommaria, gli abbinamenti di vestiario e i bambini a scuola.

Siamo in piano, ho un cammello in bocca, bisogno di un caffè (facciamo due) e voglia di fumare. Arriverò in ritardo al lavoro di circa 10-15 minuti.
Tanto vale fare 15-20, scendo dalla macchina e guardo il verde della Valmarecchia, fumo e chiamo in ufficio comunicando "...è successo che -segue articolata e inoppugnabile palla a piacere-, sono lì tra 10 minuti 1/4 d'ora al massimo, passami le chiamate al cellulare, grazie ciao."
Mentre parlo c'è un bip strano.

Un messaggio.
Qualcuno che chiamava quando il cellulare dormiva nella casa che dormiva.
Gaspare. Gaspare ha chiamato e ha chiamato presto, alle 6 e 3/4.
Gaspare s'è sbagliato, che cazzo di diavoleria 'sti telefoni, s'è sbagliato, Gaspare, gli è partita la chiamata. Gaspare non chiama, Gaspare ha "un pessimo rapporto con l'elettrodomestico", Gaspare scrive. Scrive di e per ogni cosa, e bene, non parla, Gaspare.
Di certo non telefona, Gaspare.

Bòn, chissenefotte, lo richiamo. Gli dico tipo "Ah-ah Gas cazzo m'hai chiamato non ti sei accorto, eh?!" o "Gas -oh- che storia non mi son trovato una tua chiamata tipo all'alba maddai ma pensa te ma come cazzo ah ah , ah yeah lo so non ti piace il mezzo, così, era per, insomma, un saluto Gas, cazzo farai fino all'alba per chiamarmi alle 6, oh, vai a lavare i panni al fiume?! Fai il pane?! Ah-ah sì ciao stai bene."

Fanculo, io al telefono son bravo, lo chiamo e basta.
Suona. Verde Valmarecchia. Fumo. Suon...
"Ciao Lele."
"Ciao Gas! M'hai chiamato presto presto stamattina, non..."
"Non lo sai? Te lo volevo dire io, subito."
"Gas diomadonna ma che..."
"La radio, in macchina, non l'hai accesa."
"No, Gas, CD, piratato, ok?! Chi sei, l'Auditel, la SIAE?! Cosa cazzo..."
"E' morto."
Poi la telefonata ha avuto il suo svolgimento e la sua conclusione.

Morto. Come, "è morto."?! Dice che è stato un arresto cardiaco (ma allora ce l'aveva, un cuore!), stanotte.
'Sticazzi, è la versione ufficiale, la meccanica non mi interessa, sarà stato con un paio di quei troioni che gli aggradavano, pittate poco (sempre "poco" in base al parametro "troione", per carità) e svestite del tubino nero, che sfoggiavano campionario e specialità della casa per rimediare quel mezzo imbarzottimento, un gran pavese di tette e culi a armeggiare nell'antichità, e questo ha stirato.
Faceva una vita stressante, sempre a controllare tutto perchè non uscisse niente, aveva più di 70 anni e una corte di vassalli valvassori e valvassini idioti e da guidare ai cambiamenti repentini di fronte dettati dalla legione di avvocati, giuristi e altre figure grigie annaffiate di denaro e di potere riflesso, e ha stirato.

Quasi, cazzo, c'eran riusciti a processarlo -per la soddisfazione, a più di 70 anni e con quei capitali in giro, cosa vuoi- una mezza volta. Quasi, c'erano arrivati in molti che erano 40 anni che vendeva le stronzate più becere dal suo impero mediatico. Quasi, addirittura la Chiesa s'era resa conto che era il caso di sganciarsi da questo difensore (adultero, bi-divorziato e espositore storico di grazie veliniche) di ideali non suoi ma di volta in volta strumentali al consenso.
Addirittura. la. Chiesa. Cazzo.

Invece, ora, si decomporrà come gli altri, come le brave persone. Certo, un po' di plastica e capelli estetici eterni a ricordare i fasti del passato, ma si squaglierà nella natura come ognuno.
L'Apocalisse: tutti i suoi a saltare istericamente su carri sperando siano quelli del prossimo vincitore, omini verdi che difendono crocefissi e maneggiano ampolle in riti pagani lasciati ai sentimenti dettati dalla loro pancia senza più alcuna briglia, a cercar nazioni inesistenti su cartine che non sono in dialetto e che quindi -ci credo, cazzo- non capiscono, tutte le opposizioni senza un comune nemico contro il quale far gruppo ma l'onere del doversi organizzare con una qualche proattività, tutti noi che si scriveva, si disegnava, si ragionava, tutti senza più un riferimento incarnato di ciò che non è giusto, non è per il bene della società, non è ciò che vogliamo ci rappresenti. Senza una fonte inesauribile di arroganza del potere, di grottesco, di pacchiano.

Ah, niente, è morto.
E adesso?