venerdì 29 marzo 2013

Il Cliente.

- Il Cliente ha sempre ragione! - disse, risoluto.
- Mi scusi, ma come fa a esserne così sicuro? I clienti sono esseri umani: non hanno sempre ragione. - oh, se c'è uno, deve sempre dire la sua.
- Sarò più specifico: i miei clienti hanno sempre ragione. - puntualizzò, orgoglioso.
- Mi sembra molto sicuro di sé. Lei cosa vende? - chiese, stupito.
- Ragione. - specificò, ri-risoluto.
- Ah! In questo caso, lei ha ragione da vendere. - concluse.
- Ha ragione anche lei, ora.
- Quanto le devo?
- Offro io.

Il neo-cliente si diresse verso l'uscita e aprì la porta ma, sulla soglia, si voltò per togliersi un ultimo dubbio.

- Mi permetta, ma dove trova tutta questa ragione, in questo paese, in questo momento storico?
- La importo dall'estero.
- Capisco.

giovedì 21 marzo 2013

Scrittura e insulti.

Ieri, fumando sul terrazzo, pensavo alla Scrittura, e chi pensa "che due coglioni" e smette di leggere qui, fa bene e io lo stimo lo stesso. Scrivendo di scrittura, ti trovi a fare Metascrittura, e tocca pensare che a un certo punto magari ti devi pur chiedere "aspetta, com'è che si usano le lineette in un dialogo?" o "come descrive la stanza o i personaggi, questo qui?" e chi smette di leggere qui fa bene lo stesso, perché l'orchite quando ancora uno ha l'età per leggere le cose scritte piccole su internet, anche no. Mi sono fermato, sul terrazzo, e mi sono chiesto se lo volevo fare davvero, se la Metascrittura non mi avrebbe poi rovinato il gusto di avere la visione generale, senza stare a smontare i meccanismi col rischio di non godersela più né in scrittura né in lettura, e chi smette di leggere qui, ha delle ragioni sacrosante e io gli vorrei dire "Tu vai bene così come sei" e dargli un'ideale pacca sulla spalla. Però poi, scrivendo sullo scrivere di Scrittura, magari ho fatto il salto alla Metametascrittura, per cui - a pensarci bene - ma vaffanculo.