domenica 6 giugno 2010

Un posto tranquillo

"...e c'era questo. Quand'ha iniziato, avevo la tua età. Tette e culi da tutte le parti, come non ne avevamo mai visti, e frasi divertenti, comici nuovi. Il tuo bisnonno diceva Vi fotte la testa, vi sta fregando e io rispondevo E' la comicità nuova, come sei antico, e pensavo Che vecchio, mio padre perchè ero giovane e stronzo.
E poi lo han quasi beccato, gli stava crollando tutto attorno, avevano messo alle corde i suoi protettori politici, e allora questo è entrato in politica e ha usato la sua azienda, le sue televisioni, i suoi soldi. I migliori spin doctor e le tecniche di rincoglionimento di massa.
S'è messo con quelli che volevano dividere l'Italia, con la chiesa e coi fascisti, e ha vinto per decenni. Cioè, in realtà, mica c'era gara. Le regole eran falsate e dall'altra parte, solo dinosauri livorosi e fuori dalla realtà. Parlavano, parlavano, non combinavano un cazzo. Erano uniti solo dall'essere contro di lui, temevano la chiesa e erano lontani dalla gente.
Allora questo, pian piano, ne faceva di ogni; si cambiava le leggi, si contraddiceva, andava con le troie, attaccava con ogni mezzo chi lo metteva in dubbio, faceva la comunione pur divorziato e adultero, ci faceva fare figure di merda in tutto il mondo, manipolava persone e funzioni, viveva sempre sul confine del lecito, ma una volta era colpa di suo fratello, una volta non si riusciva a processarlo, una volta non lo sapeva, una volta era colpa di giudici malfidati...
Questo ha mandato a puttane la ricerca, la scuola pubblica, la decenza, il senso almeno formale del rispetto di se stessi della classe politica, il cervello della gente che considerava normale guardare la televisione tutti i giorni -e la televisione era tutta sua o quasi-, la possibilità di fare intercettazioni a scopo di indagine, di considerare tutti i cittadini uguali, la libertà di essere informati.
Ma cazzo, no, cazzo io ne parlo, ho detto non ti dimenticare, parlane, che non si ripetano le stesse cose, ecco almeno cosa puoi fare, ho detto a me stesso..."


"Si è addormentato. I farmaci hanno fatto effetto. Mamma, io non voglio più venirlo a trovare, il nonno, alla clinica dei pazzi."
"Non è la clinica dei pazzi; è un posto tranquillo per chi pensa di aver vissuto delle cose che non son vere. Lo aiutano, per quanto possono."
"Sarà."
"Con quelli come il nonno, va bene così: l'ha detto la tv."

10 commenti:

  1. Van è bello e terribile come un racconto di Kafka codesto post!

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  2. yesss.

    (nota: è evidente che syrys85 è nel bel mezzo di una crociata per salvare "codesto")

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  3. finiremo tutti lì, un giorno.
    berlusconi non è vero.

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  4. stavomegliquandostavopeggio8 giugno 2010 alle ore 19:37

    bravi,sono commossa....il problema è che la gente le sa ste cose, ma non gliene frega una mazza!
    che è ancora peggio...

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  5. Syrys, porgo i miei scarafaggeschi ringraziamenti.
    Orio, ah yeah! (e pure "siffatto" e "medesimo")
    ed*, ma'nfatti, mica è reale. Però lui pensa di esserlo, reale. Nel senso di "regio".
    Anonimo, grazie, benvenuto su SegnoDisegnO.
    Stavomeglioquandostavopeggio, cerco una roba e ti rispondo, eh.

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  6. Ecco, stavomeglioquandoecceteraeccetera, è qui
    http://segnodisegno.blogspot.com/2010/04/le-cose-che-avrei-voluto-dire2.html .
    Stai bene e vieni a prendere il caffè qualche volta.

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  7. Nulla è reale tranne il nostro pensiero

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  8. Giusto, Giulio!
    Tranne il nostro pensiero e il cognitivismo.
    Benvenuto su SegnoDisegnO

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