mercoledì 7 luglio 2010

Insight

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"Poi, più nulla."
"Come, più nulla?!"
"Più nulla, s'è fermato."
"Come sarebbe a dire, che si è fermato?!"
"Più nulla, si è fermato, ha smesso. Noi davamo per scontato che fosse eterno perchè ci eravamo nati e ci erano nati i nostri padri e i padri dei nostri padri e via così; ci pre-esisteva, ma non era così eterno, infatti è finito."
"E come ve ne siete accorti?"
"S'è fermata l'aria. Poi il rumore di fondo basso e continuo si è interrotto, e ci siamo fermati anche noi, guardando in alto con la bocca un po' aperta..."
"Era finito?"
"Sì. Era semplicemente finito."
"E cos'è successo, esattamente?"
"Eravamo un po' tutti sparsi per le nostre faccende, chi per strada, chi al lavoro, chi con la famiglia... Quando le bocche si sono chiuse e gli sguardi stupefatti si sono incrociati, era cambiato tutto. Non potevamo farci nulla, nessuno, neppure volendo, ma nessuno lo voleva. Guardavi negli occhi chi avevi vicino e realizzavi. Era come guardare in chiunque il tuo migliore amico, c'erano affetto e fiducia senza giudizio. Una serenità fatta di tepore e speranza, senza parole inutili, senza sospesi, senza non-detti."
"Faccio fatica a immaginare che non fosse così, prima. Che avete fatto?"
"Più che altro, guardare e piangere."
"Piangere?!"
"Sì, all'inizio non ci potevamo credere, eravamo disabituati all'empatia, e così realizzavamo che anche gli altri si sentivano così guardandoli, ed era così negli occhi di tutti. C'era chi piangeva per la gioia, chi per quello che si era perso fino a quel momento, pochissimi perchè si erano sempre sentiti come da quel momento in poi ci saremmo sentiti tutti ed erano contenti per noi."
"Uno scatto evolutivo incredibile, anche se faccio fatica a immaginare il cambiamento, specie da come mi hai raccontato che era prima. Soprattutto, per la velocità con cui è avvenuto.
Ma...
Sei sicuro che non ci sia stato qualcosa che nessuno di voi ha avvertito, un cambio radicale, un passaggio dimensionale?"
"Cosa intendi dire?"
"Sei sicuro che, tutti e contemporaneamente, non siate morti? E che a me e agli altri vostri figli e figli dei figli ciò sembri normale perchè proveniamo da dei morti?"
"Sono sicuro. Quel giorno, semmai, siamo nati."

7 commenti:

  1. Se ti piace la fantascienza *bella*, se ne hai tempo e voglia, se ancora non l'hai fatto, leggiti "Distress" di Greg Egan (Urania).
    Anche se il contesto è molto diverso, l'epifania che descrive è molto simile.
    Ciao.

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  2. ma quanto caldo fa, dalle tue parti?

    :-P

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  3. stavomeglioquandostavopeggio13 luglio 2010 alle ore 20:42

    posso scrivere una cosa che non c'entra una mazza anche io?
    si:
    quasi quasi sarebbe uguale, se non meglio, avere come presidente del consiglio Zizì !

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  4. Grazi'a'ttutti.
    @ Stavomeglioquandostavopeggio: ho cancellato i due commenti deliranti del patacca che spamma ovunque per infamare un tipo che, meraviglia delle meraviglie, non conosco...
    Appoggio la mozione Zizì presidente del Consiglio, rilancio con "il Duca santo subito" e confermo che qui puoi fare come vuoi, come se fossi a 50 metri da casa tua. Eh eh eh...

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