venerdì 13 novembre 2009

La superstizione porta bene

Oggi è venerdì 13, e me ne fotto.
Non son superstizioso. Però la superstizione m'ha fatto del gran bene.

Quand'ero piccolo e i bimbi sani andavano a giocare al mare o a far danni, io "nelle ore pomeridiane del riposo e del silenzio" ero costretto a starmene in casa, in camera a leggere, perchè non dovevo far rumore. Al di là del sottofondo di violini, bello leggere! Tutti quei fumetti, tutti i fumetti proibiti di mio padre (su Linus c'era Crepax!), tutti i... MaQuestaE'UnAltraStoria.

L'effetto collaterale era che ero sempre e l'unico ottenne reperibile.

D'estate stiravano delle gran quantità di vecchietti per via per caldo, e se suonava il telefono alle 2, di sicuro era il prete e c'era da inumare un caro estinto ed ero precettato come chierichetto, a sventolar incenso e star serio mentre in quel caldo vedevo gente triste e piangente.
Sempre io, l'unico chierichetto reperibile per i funerali estivi.

Son tornato a leggere fumetti in pianta stabile quando mia nonna s'è accorta che i vecchietti incontrandomi, si toccavano le palle.

Superstizione è bello.

4 commenti:

  1. Non so come ho fatto ma sono riuscito a non fare il chirichetto manco una volta in vita mia. Anche l'arte del sapersi imboscare può dare risultati apprezzabili dalla società.

    (Però quando mi vedono si grattano le palle lo stesso) :o

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  2. @ Waxen: non vale, te l'ho raccontato di persona (anche se non lo ricordo, che mi sa che era la Dolce Notte degli Amari. *_*

    @ Mestmuttèe: benvenuto Mest! Ti sei perso il brivido di non poter ridere durante la messa delle 11 con tutto il paesello che ti guarda, i compagni di elementari che ti fan le boccacce in prima fila e con le suore che gli dan dei gran scappellotti?!

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  3. e poi è l'unico modo per imparare sofisticatissime tecniche per agganciare anziani prelati.
    non si acquisisce il titolo di vaticanista così per caso.

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