domenica 5 settembre 2010

Tra traumi

Una volta mi son messo a pensare di scrivere una cosa che aveva come cornice e tema un pensiero irrazionale che mi coglieva. Più una volta di adesso, adesso meno; no no nò adesso meno, grazie. Questo pensiero irrazionale é causato da un trauma cumulativo e non esplosivo (un traumettino oggi, un altro traumettino che si appoggia sul primo e lo veste bene bene e quindi lo porta, e così via).
Mica come il trauma esplosivo, quello classico -che quando si dice "trauma" e basta ci si riferisce a quello- tipo "a quattro anni son entrato in camera loro senza bussare e mi sa che papà e mamma facevano la lotta ma non mi ricordo bene mi sa che erano nudi e che stava vincendo la mamma" o "a sette anni pensavo che volevo rubare una mela e sullo stradone di fronte a me una donna é caduta dal motorino e c'era molto sangue e basta io con i furti, la frutta e i furti di frutta ho chiuso" (mi sembra in seguito devo pure aver sognato di svaligiare un fruttivendolo e che poi c'era stato il terremoto. Non mi fate girare i coglioni che se no sottraggo a qualcuno della macedonia e sono cazzi vostri).
Insomma, a parte le cose scientifiche e oniriche e ortofrutticattoliche, ho pensato Che bello voglio scrivere questa cosa e chissà cosa succederà e cosa mi metterò a scrivere e come finirà!, che non é che sempre si sa come va a finire, dove ti porta scrivere, e comunque pensavo Ma tu vedi ora mi ci calo, mi calo in questo pensiero irrazionale e mi puccio nella paura e ci gioco e lascio che le parole la nominino e che il doverla descrivere mi faccia pure mettere le cose anche in fila, mi faccia scegliere una sequenza minima, ma mica un cristone di raccontone, anche un cristino di raccontino va bene! e continuavo a pensare Ma che culo, ma tu dimmi se uno -cioé- si deve ritrovare che può fare questa cosa e non ci aveva mai pensato ma poi io ora -eh eh- la faccio ed é tipo un'autoterapia e chissà dove mi porterà e come verrà e come ristrutturerò questo significato di questa paura che era nera nera ma ora mi sto chiedendo già come vestirla, che sensazioni darle! e concludevo Sarà comunque utile, che bello lo faccio son gasato -ah ah, sì sì- lo faccio!

Poi ho scoperto, leggendo le notizie, che quello che quella paura descrive è successo a un'altra persona, davvero, e ho smesso di respirare.

Allora ho pensato Adesso scrivo che volevo scrivere una cosa sulla paura dovuta a un pensiero irrazionale dovuto a un trauma cumulativo ma non lo so se riesco perché ho avuto un trauma esplosivo mentre pensavo di scriverla, tant'é che ho smesso di respirare.

Per ora funziona.

3 commenti:

  1. Hai ricominciato? (A respirare dico...No, perchè a un certo punto è meglio ricominciare a farlo...Giusto per, tanto da...)

    Ps: "che non é che sempre si sa come va a finire, dove ti porta scrivere" (mioddio quant'è vera sta cosa!!!!!!!!!!!!!!!)

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  2. Sì, sì, Vaniglia, grazie. Tiro anche dei gran bei ruttini che mi rendono fiero fiero.

    P.S.
    Oh, in effetti io quasi mai lo so, dove vado a parare, quando inizio. :D

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