Che poi, poco prima di saperlo, ho pensato Io è un sacco che non piango, forse mi ci vorrebbe, come quando c'è bisogno di burrasca perché dopo l'aria è tersa, il mare si ossigena, c'è quell'odore che c'è solo in quel momento lì.
Che poi, il mio primo capo, che avevo sedici anni e facevo le foto ai turisti, aveva il negozio di fronte e per chiamarlo, delle volte, diceva "Esperto di Pelo!", e io a vedere degli adulti ridere, che bello.
Che poi, io ci pensavo da quando aveva chiuso il negozio, e mi chiedevo come andava, questa storia di andare in pensione e prendersi cura dei nipoti, senza magari io che gli vado a dire le boiate o a fare le boccacce mentre passo fuori dalla sua vetrina, e senza le ragionate con l'altra umanità varia che abbiamo qui.
Che poi, aveva un gusto a farsi raccontare le mie pataccate che se le faceva raccontare ancora e ancora, e quando lavoravamo vicini bussava nel muro o alzava la musica, per chiamarmi o per dare danno, così, come dire So che sei di là, vieni qui a fare una ragionata con noi.
Che poi, riuniva un'umanità, su quelle poltrone, che c'era da scriverci, e infatti.
Che poi, Ti ricordi quella volta?! e partiva con la storia della turista che aveva convinto a venirmi a spruzzare d'acqua, perché lui e io facevamo le battaglie e ci tendevamo imboscate e ci spruzzavamo con gli spruzzini con cui pulivamo le vetrine, quei pomeriggi caldi d'estate, e anche se avevamo tipo trent'anni di differenza, in quel momento ci si sentiva ancora bambini, insieme.
Che poi, le castagne, i bicchieri di vino, le pizze tardi e quella partita del Mondiale a casa mia.
Che poi, viene fuori nei racconti che suonava pure lui, e da giovane ballava - eccome! - e io lo chiamavo Il Re della Conga, delle volte. Rideva.
Che poi, Non farmi ridere ridere che ti taglio un pezzo di orecchio!, e delle volte ci è andato vicino e non potevamo incrociare gli occhi nello specchio, se no partivano le ghignate e io alle orecchie ci tengo, in generale.
Che poi, cosa gli vorrei dire. "Grazie di tutto - vorrei ripetergli, e aggiungere fuori dai denti - Eri una persona accogliente e gentile. Eri divertente. Stai bene.".
Che poi, se c'è un paradiso, adesso sono tutti pettinatissimi e con la barba fatta. Magari, con un taglio un po' agé, ma pettinatissimi.
Non lo sapevo… che dispiacere. Un pezzo di storia del paese.
RispondiEliminaMaestra Alice
This was a lovely blogg post
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