martedì 12 ottobre 2010

Autocoscienza di Classe

Quindi arrivano queste mail e viene fuori che c'è una cena della classe del liceo e io son contento, anche perchè noi quando si fanno le cene della classe del liceo, alla fine ci siamo sempre quasi tutti e siamo trenta persone che comportansi e si perculano come se non si fossero mai lasciate e non esistesse il lasso in cui son accadute robe fondamentalmente poco importanti tipo lauree, matrimoni, nascite, felicità, lacrime, amici perduti o trovati, trasclochi, morti in famiglia e altre bazzeccole.
Giurerei d'aver visto gente che durante queste cene si passava il compito di latino...

...poi, dato che tutti noi della classe del liceo tra un po' si raschia il culo ai 40, tempo di bilanci, mi sorprendo a pensare che ultimamente mi son visto in un po' di foto e mi son accorto di essermi inciottito un bel po'. E poi ho una situazione lavorativa un po' complicata. Son cose che m'avrebbe messo in imbarazzo, dato che quelli della classe del liceo son in forma e di lavoro salvano vite umane, si stagliano sul panorama letterario del secolo, costruiscono dighe e ponti, difendono gli umili, abbelliscono il mondo o fan risparmiare soldi a chi li ha già...

...allora mi dico calma, mi dico, e mi metto a considerare che pure io insomma mi sarò pure inciottito ultimamente ma ho fior di motivi per giustificare il fatto che, di mio, tendo a tenere la testa alta. Nell'imbarazzo della scelta tra quali motivi di tener la testa alta voglio spingere maggiormente alla cena della classe del liceo, si contendono la palma l'aver creato una famigliuola piuttosto felice con una donna che quella li non si capisce mica come è messa inteso quasi sempre in senso positivo e il girare molto da e con amici per ciò che si scrive o si disegna...

...tale imbarazzo scema allo sciogliersi del dubbio, ah-ah!, perché poi pure i miei commensali alla cena della classe del liceo han magari fior di famigliuole e magari girano parecchio, quindi al bivio tra piccolezze come gli affetti della famiglia o la passione di scrivere o disegnare si fa strada il motivo di fierezza.
Sapete che c'è, commensali alla cena di classe del liceo? Io ho i capelli. Io ho ancora i capelli e sono ancora neri e ricciolini, avete voglia, voi magrolini, stagliarvi su panorami letterari, salvar vite, abbellire mondi...

...e poi c'è che son felice. Lo so perché son ciotto, ché io se non son felice dimagro a palla e mi saltano fuori pettorali dovuti a anni di stiracchiamenti, addominali frutto di quotidiane corpose cacche, deltoidi che non lo so ma il pistolino no, non mi varia, mica son donna che se dimagro mi si riduce la tetta, quello mi permane. Col fatto poi che faccio espressioni in tempo reale su ciò che penso, per dirla tutta, m'injhonnydippo anche un po' e non sto bene e guardo un po' torvo e così mi circondano delle donne e io me ne torno felice e via a inciottirsi...

 ...sì perché io non son inciottito, io c'ho addosso un memento della felicità, strati di souvenir di momenti belli; io vesto salsicce sarde mangiate alle quattro di notte con quegli amici, saraghine ai ferri di fronte alla spiaggia con quegli altri, pizze con quegli amici là, gulash prima di quella festa, sughi olive e salsiccia con altri amici dopo la tempesta perfetta, panbiscotto e zuppa da quegli altri là, cous cous a casa di quegli amici con gli altri, pasta al pesto modificata a casa di quell'altro amico, tagliatelle e gnocchi fritti con quegli altri amici...

...poi mi provo qualcosa da mettere alla cena della classe del liceo e non entra, così dico tipo ma vacca troia e penso che magari, se c'ho piacere di avere tanti bei ricordi, d'ora in poi faccio più fotografie.

10 commenti:

  1. M'hai fatto venir fame. Ora svuoterò la marmellata di pesche della nonna dal barattolo. Meglio inciottito che triste.

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  2. mbuahaha.
    non si capisce mica come è messa quella lì. no.
    comunque te sei proprio bello cicciottino rotolino cappellone johnnydi amoroso dudu dudadadà.

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  3. @ Paté: buon appetito.
    @ Zazie: ussignùr, c'avevo una reputazione, c'avevo. ("cappellone"?)

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  4. ops. scusa, volevo dire "cappellone mio". scusa scusa se faccio questi refusi, questi errorucci. scusa, scusa ancora CAPPELLONE MIO! mbuaha.

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  5. Zazie, cosa ti urli? Non sta bene, nell'internet. tzé.

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  6. Uh. C'hai anche un bel tratto. Ecco, di' anche questo alla cena del liceo, di' loro che lo dice Silas e chiedano a me, insomma.

    Oh, e comunque mi piacerebbe sapere chi è il tuo compagno che si staglia nella scena letteraria del secolo. Mi piacerebbe molto conoscere uno che lo fa.

    Mi piacciono quelli che si stagliano.

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  7. Bè...Silas, credo che debba fare un male cane "stagliarsi sul panorama letterario", (soprattutto se ad alta velocità e senza cinture di sicurezza). Meglio uno come Van che "stagliona"... Cioè si staglia con circospezione perchè prevalentemente staziona sui margini della scena letteraria del secolo... Ma come stagliona lui chi mai?!?... Se no mica lo leggerei.

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  8. ma che bellino che sei in quei disegni là! Uguale uguale eh! Spero di non vederti magro mai, a questo punto :-D

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  9. @ Silas: grazie, quello che si staglia fa il critico-storico dell'arte e nel tempo libero fa letture di autori russi e io quando sono con lui mi sento sempre un po' scemo.
    @ Vaniglia: mi piace, "stagliono" e "stagiono" pure, un po'.
    @ Chiaratiz: vero? Mi disegno più bello della realtà, vorrei vedere. "Magro" magari no, ma neanche a strati come ora, dai. :)

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  10. "strati di souvenir di momenti belli" è un capolavoro :D

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